“L’Italia nel Piatto per la giornata mondiale dei legumi”
Il 10 febbraio è la Giornata mondiale dei Legumi noi dell’Italia nel piatto vogliamo proporvi le nostre recette regionali per celebrare questa giornata cosi importante io ho scelto la Minestra di Lenticchie.
I legumi sono la base di una alimentazione vegetale, sana ed equilibrata e che lo sono stati da sempre nella cucina italiana.
I legumi vengono considerati da sempre fornitori di proteine “non nobili” e per secoli hanno sfamato la popolazione più povera. Lenticchie, fagioli, ceci, fave, cicerchie e altri ancora, esistono poi numerose varietà di ogni singolo tipo di legume diffuse in tutta Italia.
In commercio troviamo principalmente legumi secchi da ammollare ma quando stagione sulla tavola primaverile non possono mancare piselli, fave e fagiolini appena raccolti. Minestre, zuppe e preparati di ogni tipo sono disponibili nei supermercati anche per chi non è grande avvezzo ai fornelli, ma che non vuole rinunciare ad un alimentazione sana.
In Sicilia le coltivazioni di legumi e rispettivamente il consumo a tavola è molto diffuso sin dall’antichità.
I presidi Slow food
Lenticchia di Villalba
Lenticchia nera delle colline ennesi
Fagioli di carrazzo dei Nebrodi
Fagiolo cosaruciaru di Scicli
Fagiolo badda di Polizzi Generosa
Lenticchia di Ustica
Fava Larga di Leonforte
Fava di Ustica
Fava cottoia di Modica
altre varietà di legumi siciliani
Cicerchia di Aidone
Lenticchie nere di Loenforte
Lenticchie di Alicudi
fonte:
Fondazione Slow Food
Nella cucina siciliana…
Se ci spostiamo in cucina capirete bene che con tutte queste varietà le ricette sono veramente tantissime e si dividono a loro volta in zuppe e minestre, insalate e umidi in tegame. Non dimentichiamoci del re delle preparazioni di street food palermitano le panelle a base di farina di ceci.
I legumi in Sicilia sono cosi importanti da diventare il piatto per la festa di San Giuseppe con la sua Minestra o la Quadara di Malfa tipica festa delle Isole Eolie.
Scegliere una singola ricetta da proporvi è stato veramente difficile: sin da bambina i legumi sono la base fondamentale della mia alimentazione: lenticchie, fagioli e piselli sulla nostra tavola erano sempre presenti, tanto da consumarli tutte le settimane. Crescendo ho scoperto anche il piacere di mangiare altri tipi di legumi come ceci e fave e le innumerevoli proposte di varietà e metodi di conservazione: decorticati, intere, spellate per ognuna di essa le preparazioni sono tantissime.
Con così tante varietà di legumi è difficile dire quale sia il mio preferito.
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Ingredienti per la Minestra di Lenticchie
Lenticchie nere siciliane
cipolla
costa di sedano
zucchina
barbe di finocchietto selvatico
sale marino iodato fine
olio evo
Per completare la minestra di lenticchie
pasta corta o spaghetto spezzato
Tempo di preparazione 40 minuti
Preparare la Minestra di Lenticchie
Lavate accuratamente le lenticchie per rimuovere impurità, sassolini ed eventuali scarti di lavorazione, scolatele in un colino a maglia stretta cosi da non farle cadere fuori.
Sbucciate la cipolla, lavate il sedano e tagliateli grossolanamente. Spuntate la zucchina e tagliatela a pezzi. Lavate il finocchietto e tagliatelo grossolanamente, tenetelo da parte.
In una tegame dal fondo spesso di coccio o di ghisa versate cipolla, sedano, zucchine e lenticchie coprite con acqua fredda quanto necessario e portate a bollore, abbassate la fiamma e fate cuocere per circa 20 minuti. Unite ora il finocchietto e cuocete per altri 15-20 minuti, trascorso il tempo insaporite con una presa di sale.
Il sale nei legumi va aggiunto solo a fine cottura
per evitare che le bucce induriscano.
Naturalmente appena le lenticchie saranno cotte potete servire la minestra di lenticchie siciliana cosi calda con un giro di olio evo a crudo e una spolverata di pepe nero o peperoncino a piacere.
oppure completare il piatto con la pasta (o riso)
Controllate se l’acqua è sufficiente per la cottura della pasta, se necessario aggiungetela e una volta a bollore versate la pasta scelta circa 50 gr per persona.
Cuocete la pasta a fiamma bassa per il tempo necessario nella minestra di lenticchie mescolando di tanto in tanto, per evitare che si attacchi al fondo della pentola.
Servite la minestra di lenticchie calda in fondine di terracotta con un giro di olio a crudo e se lo gradite una spolverata di pepe nero o peperoncino rosso.
Consigli per la Minestra di Lenticchie
Potete preparare la minestra in anticipo e lasciarla riposare a temperatura ambiente per qualche ora, una volta portata a tavola sarà ancora più buona.
Se come me avete sempre i minuti contati e non volete rinunciare ad un bel piatto di legumi, porzionate e surgelate le vostre preparazioni per averle pronte in ogni occasione.
Per la cottura delle lenticchie io opto per una pentola di ghisa grazie anche alla velocità di cottura, mentre per fagioli, ceci e fave scelgo la pentola a pressione ciò mi permette di ridurre i tempi delle mie preparazioni settimanali.
Le ricette dell’Italia nel Piatto
Valle d’Aosta:
Piemonte: La panissa vercellese
Liguria: Marò di fave
Lombardia: Zuppa rustica con i Fagiolini dall’occhio di Pizzighettone, i”Fasulin de l’oeucc”
Trentino-Alto Adige: Crema di fagioli con involtino di verza e ricotta
Veneto: Radici e fasoi, insalata di radicchi e fagioli
Friuli-Venezia Giulia: Zuppa di orzo e fagioli
Emilia-Romagna: Pancetta e piselli
Toscana. Fagioli con l’occhio (o dall’occhio o dell’occhio)
Umbria: Insalata di fagioli diavoli rossi con patate e cipolle
Marche:
Lazio: Crespelle con farina di ceci
Abruzzo: Torchioli con ragù di lenticchie
Molise: Zuppa agnonese di lenticchie e pallotte
Campania: Zuppa di lenticchie e friarielli
Puglia: Ceci e funghi cardoncelli della Murgia
Basilicata: Cicerchie ricetta lucana con i cavatelli
Calabria: Lagane e ceci alla calabrese
Sicilia: Minestra di Lenticchie Siciliana
Sardegna: Il minestrone di lunga vita della famiglia Melis di Perdasdefogus
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6 commenti
Piatto delizioso, immagino quanto il finocchietto (che qui dalle mie parti è difficile trovare) gli dia un saporino esclusivo!
In casa mia la minestra di lenticchie va alla grande, proverò anche la tua variante con il finocchietto!
Una buona e calda zuppa! Insaporita con il finocchietto ancora più saporita! Ciao!
Che buona, assomiglia molto a quella che faceva mia suocera! un abbraccio
Chissà che buon profumo con il finocchietto selvatico. Mi incuriosisce anche l’uso della zucchina per questa zuppa. Da provare
buona, salutare ed esclusiva grazie al vostro ingrediente “segreto” (il finocchietto). Quanti presidi interessanti avete, vorrei assaggiarli tutti!