Viaggiare è sempre un modo meraviglioso di scoprire la storia, viaggiare nella mia Sicilia è sempre una grande scoperta come questo saporito piatto di Maccheroni “cu sutta e supra”.
Sull’isola potete trovare arte, cultura e gastronomia fuse insieme in un unico luogo come succede a Sant’Angelo di Brolo (qui il sito del comune), in provincia di Messina, ogni settembre.
Per l’uscita mensile dell’Italia nel piatto di Ottobre parliamo del
“Piatto del Santo”
Negli scorsi anni avevamo già trattato temi simili e questo mi ha permesso di approfondire oltre che l’aspetto gastronomico della mia terra anche il suo grande folclore ad essa è legata, un esempio la storia della Pasta e Ceci di Malfa per San Giuseppe sull’Isola di Salina e il Pesce Spada a Ghiotta per la Madonna della Lettera a Messina.
A pochi km dalla città di Messina, in direzione Palermo, spostandoci nell’entroterra sui monti Nebrodi troviamo Sant’ Angelo di Brolo situato a circa 314 s.l.m. . Un piccolo paese agricolo ricco di storia, arte e cultura. Il nome del paese nasce da un insieme di: S. Angelo e al termine “Brolum” derivante dal latino medievale che significa “campo coltivato”. Il paese fu fondato in epoca normanna, attorno al monastero basiliano di S. Michele Arcangelo, di epoca bizantina.
Ricco di chiese e monumenti architettonici, fra cui la Chiesa Madre, l’Abbazia Basiliana di San Michele Arcangelo, il Castello e la torre siti in località Piano Croce. Nella Chiesa del SS. Salvatore, troviamo il Museo diocesano di Arte Sacra.
Lo sviluppo economico e la fama gastronomica della zona si deve all’allevamento dei suini e suini neri siciliani, macellazione e insaccamento artigianale, per la produzione del Salame Sant’Angelo IGP.
Non solo cibo…
Sant’Angelo di Brolo naturalmente non è solo chiese e cibo ma anche un luogo meraviglioso dove godere della vista sul bellissimo Mar Tirreno, arcipelago delle Isole Eolie e passeggiare per il Parco dei Nebrodi, la più grande aerea protetta della Sicilia, dove scappare dalla calura estiva e ovviamente per raccogliere funghi e castagne in autunno.
A Sant’Angelo di Brolo in occasione delle Festa del Santo Patrono, San Michele Arcangelo, il 29 settembre si preparano i Maccheroni Cu sutta e supra e nello stesso giorno vi è la tradizionale Sagra dei Maccheroni “Cu sutta e supra” evento che ormai da anni si ripete con grande interesse.
Come nasce il culto di San Michele Arcangelo?
La battaglia di Altavilla
Si narra che il Conte Ruggero, dopo un estenuante giornata in battaglia, invocò dal cielo la grazia, quella stessa sera gli apparve l’immagine trionfante di San Michele Arcangelo, che lo condusse alla vittoria.
In segno di gratitudine Ruggero costruì una cappella votiva nei pressi dell’Abbazia ancora presente, ed eretto il Monastero Basiliano, dedicandolo a San Michele Arcangelo.
Se la storia della Sicilia normanna vi incuriosisce vi consiglio di leggere questo articolo su Ruggero I d’Altavilla.
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Ingredienti per 4 persone
Per i maccheroni
400 g semola di grano duro
acqua qb
Per il sugo di maiale
500 gr pancia di maiale
costa sedano
carota
cipolla bionda
spicchio d’aglio italiano
foglie di alloro
foglie di salvia
1 bicchiere di vino rosso siciliano
500 ml sugo di pomodoro (il mio fatto cosi)
sale marino iodato fine
pepe nero macinato
zucchero semolato
olio evo
Inoltre
Ricotta salata grattugiata
Tempo di preparazione 3-4 ore
Preparare i Maccheroni cu sutta e supra
Preparare il sugo di maiale
In una grande pentola rosolate sedano carota e cipolla per il soffritto con abbondante olio, quando ben dorate aggiungete la carne di maiale a pezzi e lasciate che anche questa prenda colore, sfumate il tutto con un abbondante bicchiere di vino rosso siciliano e lasciate evaporare la parte alcolica per il tempo necessario a fiamma alta. Una volta trascorso il tempo abbassate la fiamma e versate il sugo di pomodoro a coprire, disponete le erbe aromatiche una presa di sale e una spolverata di pepe.
Coprite con il coperchio e fate cuocere a fiamma bassa per parecchie ore, fin quando il maiale si sarà completamente disfatto nel sugo.
Preparare i maccheroni
Su un tagliere o in una grande scodella disponete la semola fate una conca nel centro e a filo versate l’acqua, lavorate il composto con le punte delle dita e piano piano fate assorbire il liquido alla semola, procedete fino ad formare un panetto. Lavorate bene l’impasto sulla spianatoia e fatelo riposare 30 minuti circa avvolto nella pellicola o sotto una scodella rovesciata.
Ricavate piccoli pezzetti di pasta, formate dei serpentelli di circa 5 cm e con un ferro da calza o con uno spiedino di legno formate i maccheroni arrotolandoli sul ferro, cosi da avere un incavo interno che raccoglierà il sugo.
Disponete la pasta ad asciugare su un canovaccio pulito o su una grata e proseguite fino a terminare l’impasto.
Servire i Maccheroni cu sutta e supra
Portate a bollore acqua sufficiente per la cottura della pasta, salatela e una volta ripreso il bollore cuocete la pasta per il tempo necessario. Scolatela al dente e conditela con abbondante sugo di maiale. Servite la pasta nei piatti e spolveratela con una bella grattugiata di ricotta salata siciliana.
Consigli per preparare i Maccheroni cu sutta e supra perfetti
Usando il sugo fatto in casa il colore della preparazione risulterà di un rosso delicato ma se preferite un bel sugo di colore rosso intenso potete aggiungete del concentrato di pomodoro.
Se non siete pratici o non avete tempo a disposizione per la preparazione della pasta potete tranquillamente sostituirla con una buona pasta secca o fresca secondo il vostro gusto personale io vi consiglio le spaccatelle siciliane.
Invece se amate preparare in casa la pasta, lasciatela riposare una una grata, qualche ora prima di cuocerla, il sugo penetrerà meglio insaporendola.
Le ricette dell’Italia nel Piatto:
Valle d’Aosta:
Piemonte:
Liguria: Torta di riso di San Michele
Lombardia: Rustin Negaà alla Milanese per Sant’Ambrogio
Trentino-Alto Adige: Pane dolce di San Vigilio
Veneto: La fritola de la festa degli oto
Friuli-Venezia Giulia:
Emilia-Romagna: La Piadina della Madonna del Fuoco
Toscana. Torta di San Pietro (o torta dei due Santi o torta garfagnina)
Umbria: Pane di San Francesco d’Assisi, ricetta medievale
Marche: Polenta di Sant’Antonio
Lazio: Frittelle di cavolfiore per Sant’Antonio
Abruzzo: Taralli di San Rocco-ricetta abruzzese
Molise:
Campania: Spaghetti alla Gennaro
Puglia: Melanzanata di Sant’Oronzo
Basilicata: Gallo ripieno al sugo di San Rocco ricetta venosina
Calabria: Abbaculu o pastorale di S. Biagio
Sicilia: Maccheroni “cu sutta e supra” per San Michele Arcangelo
Sardegna: Cocciula e Cozzas a sa schiscionera
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9 commenti
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Che dire?! Un signor piatto, da farci una stupenda scarpetta 😉
Bellissimo articolo complimenti!
Che bel piatto succulento! Sono bellissime queste feste che culminano con le sagre! un abbraccio
Adoro la pasta fatta in casa rustica e senza uova, questa è favolosa.
una pasta da re! sia per la forma, non scontata e ben realizzata che il sugo…qui c’è da fare la scarpetta!!! un abbraccio!
Che pasta favolosa e che brava che sei! E devo dire che mette un certo appetito.
Mamma mia che piatto delizioso Laura! Vorrei poter attraversare lo schermo!
Baci,
Mary
Una bellezza davvero Laura!!!