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Favetta cu’i Guidi e Pani Caliatu ovvero Fave e Bietole

Di Laura Soraci

Vi presento una zuppa di Fave e Bietole per l’appuntamento con L’italia nel piatto, il tema per il mese di ottobre sono:

“I legumi”

In tutte le regioni italiane esistono nella cucina popolare e tradizionale ricette a base di legumi e ogni regione ha il suo legume per eccellenza, la Sicilia non fa eccezione e anzi troviamo numerosi prodotti: dalle lenticchie alle fave passando per ceci e fagioli tipici delle zone isolane, senza dimenticarci di lupini e cicerchie. Colture cosi antiche che raramente si trovano in commercio nei comuni supermercati, per averle bisogna recarsi direttamente dal piccolo produttore locale o avere una famiglia di fiducia che le coltiva.

Per questo motivo ho avuto qualche problema a scegliere la ricetta da mostrarvi, se farmi mandare da casa dei prodotti di nicchia o utilizzare quelli che si trovano in commercio con una ricetta del territorio per permettere a tutti di apprezzare in casa propria i sapori della mia terra.

Alla fine ho deciso per la seconda opzione e voglio parlarvi di una ricetta cosi semplice che risulta quasi banale, tipica delle Isole Eolie:

la Favetta cu’i Guidi

vediamo un po di cosa si tratta la “favetta” ovvero la fava secca sgusciata e i guidi o uidi: le bietole. Una ricetta delle fave e bietole è povera ma nutriente fatta con ingredienti che la terra dona tutt’oggi sulle isole.

Questa zuppa viene accompagnata con un pane tipico eoliano chiamato

pane caliatu”

esso può essere definito il pane di tutti i giorni eoliano; la parola caliatu significa secco/tostato e la ritroviamo spesso durante le feste di paese con i banchetti della calia cioè della frutta secca tostata.

Il pani caliatu non è altro che un pane biscotto che veniva preparato dalla ricottura del pane settimanale per essere consumato quotidianamente, si perché il pane fresco veniva sfornato solo una o due volte la settimana e diventava in breve tempo raffermo, a differenza “u pani caliatu” durava fino ad un mese. Questo pane è parte integrante della cucina eoliana e veniva preparato con “u livatu” cioè la levantina o pasta di riporto (un pezzo di impasto conservato per la lievitazione successiva), ancora oggi nelle isole Eolie viene prodotto e commercializzato in qualche bottega di nicchia per veri intenditori.

isole-eolie-cartina

Se andate alle isole Eolie (ME) non lasciatevi scappare le ricette con questa meraviglia e gustate ” ‘nsalata i pani caliatu” o “u pani caliatu cunzato” due ricette popolari semplicissime ma golosissime a base di pani caliatu. Trovare invece chi vi prepara la Favetta cu’i Guidi (fave e bietole) sarà un po più difficile perché i ristoranti non propongono ricette cosi semplice nonostante parte integrante della cultura popolare gastronomica dell’isola.

Se siete curiosi di scoprire le ricette degli altri blogger allora andate in fondo al post dove troverete l’elenco delle ricette per l’Italia nel piatto o visitate la nostra pagina fb.

Fave e Bietole Favetta cu'i Guidi e Pani Caliatu

Ingredienti per 4 persone

  • Per la zuppa di fave e bietole

250 g fave secche sgusciate
1 mazzo di guidi (bietole)
foglie di basilico
sale marino iodato grosso
pepe nero macinato o peperoncino (facoltativo)
olio evo

4 pezzi di pane caliatu

Tempo di preparazione 40 minuti

Fave e Bietole Favetta cu'i Guidi e Pani Caliatu

  • Preparare gli ingredienti per la zuppa di fave e bietole

Lavate le fave sotto l’acqua corrente per rimuovere impurità e polvere.

Lavate le bietole bene per rimuovere la terra e le impurità, sgocciolatele  e tagliatele a pezzi di 5 cm.

Fave e Bietole Favetta cu'i Guidi e Pani Caliatu Scolate le fave e mettetele in una pentola con 1 litro e mezzo d’acqua fredda, posizionate sul fuoco e lasciate cuocere per circa 25-30 minuti con il coperchio a fiamma bassa.
Fave e Bietole Favetta cu'i Guidi e Pani Caliatu

Aggiungete le bietole a pezzi e mescolate la zuppa di fave e bietole, proseguite la cottura per altri 10-15 minuti o fino a quando le fave saranno tenere. Regolate di sale e pepe al termine e insaporite con olio evo a crudo e foglie di basilico.

Fave e Bietole Favetta cu'i Guidi e Pani Caliatu

Disponete sul fondo delle scodelle u pani caliatu (o con il pan biscotto) e versate sopra la zuppa di fave e bietole calda. Servitela in tavola decorando con foglie di basilico fresco.

Fave e Bietole Favetta cu'i Guidi e Pani Caliatu

Fonte: Pani caliatu – Mangiar Per Isole – Danilo Baroncini E Susan Lord ed. 2002

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35 commenti

Pasta e fagioli alla veneta - il fior di cappero 2 Ottobre 2017 - 09:07

[…] Fusilli al tegamino) Calabria: Zuppa di legumi misti   (blog: Il mondo di rina)   Sicilia: Favetta cu’i Guidi e Pani Caliatu  (blog: Profumo di Sicilia)  Sardegna: Fagioli alla Gallurese  (blog: Dolci Tentazioni […]

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saltandoinpadella 2 Ottobre 2017 - 09:11

Peccato che questi piatti della tradizione non vengano proposti nelle trattorie locali, è un peccato che si perdano ricette some queste, semplici ma sicuramente buonissime. Mi ha incuriosito molto questo pane ricotto, mi piacerebbe davvero assaggiarlo. Sai che ho un debole per il pane 😉

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piccolalayla 2 Ottobre 2017 - 12:10

Ciao Saltando in padella, sfortunatamente anche questo pane sta andando perduto, lo fanno giusto un paio di fornai, ma qualcuno ha avuto l’idea alle isole di prepararlo in tante varianti diventando cosi il pranzo o la cena veloce dei turisti. A presto LA

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Danja Giacomin 2 Ottobre 2017 - 09:25

Che voglia di una bella zuppa calda che mi hai fatto venire! Queste ricette tradizionali, poi, sono la mia passione! ^.^

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piccolalayla 2 Ottobre 2017 - 12:11

Ciao Danja, questa è veramente semplice e buona fatta di ingredienti poverissimi. Spero ti piaccia. A presto

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Natalia 2 Ottobre 2017 - 14:08

È bellissima questa ricetta , sa di ricordi e di cose buone. Ma non ho capito una cosa. Il pani caliatu è prodotto cuocendo per la seconda volta un pezzo di pane raffermo?

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piccolalayla 2 Ottobre 2017 - 16:42

Ciao Natalia. grazie mille… no il pane caliatu viene dalla ricottura del pane fresco… un po come le frise! A presto LA

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Natalia 3 Ottobre 2017 - 05:57

Ok grazie. Devo provare. Baci

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kitty's kitchen 2 Ottobre 2017 - 18:09

Scopro cose nuove qui, molto interessanti e storie affascinanti.
Resto sempre meravigliata nel conoscere delle piccole tradizioni locali, grazie per condividere tutto questo.
Un post davvero interessante!

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piccolalayla 2 Ottobre 2017 - 20:34

Ciao Kitty, mi commuove questo tuo commento… grazie! alle volte ricette povere sono cariche di storia e di sapori del territorio! A presto LA

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Pasta e fagioli con le cotiche | Silvia Ferrante 2 Ottobre 2017 - 18:13

[…] fagioli con le cozze Puglia: Ceci neri con peperoni fritti Calabria: Zuppa di legumi misti Sicilia: Favetta cu’i Guidi e Pani Caliatu Sardegna: Fagioli alla […]

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Daniela 2 Ottobre 2017 - 18:32

Semplice ma invitante. Un’eccellente proposta 🙂

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piccolalayla 2 Ottobre 2017 - 20:35

Grazie mille Daniela! A presto

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giovanna 2 Ottobre 2017 - 20:26

Ciao sai che mi sono subito chiesta cosa fossero i guidi, qui la chiamiamo gira, proverò la tua ricetta appena cominceranno quelle selvatiche ancora più saporite.
A presto!

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piccolalayla 2 Ottobre 2017 - 20:36

Ciao Giovanna, quanti ricordi in quelle selvatiche… e chi ne ha più mangiati in questi anni! A presto LA

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elisa 2 Ottobre 2017 - 21:16

un piatto che ho imparato ad apprezzare diventando grande! una bontà!
ciao
elisa

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piccolalayla 3 Ottobre 2017 - 07:20

Ciao Elisa,
sono contenta che qualcuno conosca questo piatto…. a presto LA

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Elena Broglia 2 Ottobre 2017 - 21:43

ma che ricetta interessante Laura! Queste favette così piccine devono essere proprio saporite e poi tante informazioni sui luoghi e sui prodotti tipici … complimenti un post da incorniciare!

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piccolalayla 3 Ottobre 2017 - 07:21

Ciao Elena, grazie mille… ci tengo che la gente conosca la mia terra per le sue bellezze e virtù! E credo che il cibo sia un elemento importantissimo che aiuta tanto nei ricordi! A presto LA

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Serena 2 Ottobre 2017 - 22:13

E’ importante tramandare queste ricette della tradizione affinchè non si perdano, in questo credo che i nostri blog abbiamo un grande merito portare a conoscenza di altri ricette che non si conoscono, io per esempio non la conoscevo. Questa zuppa è tutt’altro che banale, il vero sapore sta nella semplicità deve essere buonissima!

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piccolalayla 3 Ottobre 2017 - 07:22

Ciao Serena, hai interpretato benissimo il mio pensiero in parole. Spero che tu posso assaggiarla e visitare cosi le nostre isole con il palato! A presto LA

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ConUnPocoDiZucchero Elena 3 Ottobre 2017 - 22:51

interessantissimo qst post!! davvero ricchissimo!! Grazie e complimenti! 🙂

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piccolalayla 4 Ottobre 2017 - 21:11

Ciao Elena, grazie mille sono contenta che ti sia piaciuto! A presto LA

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Milena De Palma 4 Ottobre 2017 - 10:01

Curiosissima di scoprire la tua ricetta, ed eccola questa bontà di piatto! Importante mantenere vive le nostre tradizioni a tavola!
un abbraccio

Rispondi
piccolalayla 4 Ottobre 2017 - 21:10

Ciao Milena, benvenuta nel mio piccolo angolo! si le tradizioni a tavola fanno parte della nostra eredità più grande! A presto LA

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Daniela Mammano 4 Ottobre 2017 - 11:14

Quanto mi piace leggere le tue ricette. Il mio papà e siciliano e io sono molto legata alla tua terra, spesso scrivo di Sicilia ma ogni volta che guardo le tue ricette rimango affascinata e imparo sempre qualcosa di nuovo. Sei bravissima, un abbraccio Laura.

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piccolalayla 4 Ottobre 2017 - 21:09

Ciao Daniela, grazie mille, sono felice che i miei post possano generare emozioni! A presto LA

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Chiara 4 Ottobre 2017 - 12:34

Avevo visto la foto di questo piatto nella pagina di Facebook e ne sono rimasta affascinata! Complimenti per la splendida ricetta e le foto magnifiche!

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piccolalayla 4 Ottobre 2017 - 21:08

Ciao Chiara, piacere di averti qui e grazie mille tengo molto alle ricette regionali! A presto LA

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ipasticciditerry 4 Ottobre 2017 - 17:19

Mi hai fatto tornare in mente un piatto che preparava mia nonna, quando veniva a trovarci e restava con noi, un mesetto circa, nel periodo di Natale: fave e cicoria. Mia nonna era pugliese e anche in questo caso si serviva con del pane pugliese, ripassato in padella a bruschettare. Buonissimo! Così come immagino buono anche il tuo piatto. Peccato davvero che nei locali tipici non ritrovi più questi piatti della tradizione.

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piccolalayla 4 Ottobre 2017 - 21:06

Ciao Terry, conosco la ricetta di cui parli… ho tanti amici pugliesi che vivono fuori e ne vanno tutti pazzi e tutte le volte che tornano a casa aspettano di gustare un piatto di questa meraviglia, la ricetta è molto simile… cucina povera e sapori della terra! A presto LA

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Chiara 4 Ottobre 2017 - 22:22

non ho mi assaggiato questa minestra ma avrei voglia di provare a farla , l’aspetto è proprio invitante ! Un bacione

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piccolalayla 5 Ottobre 2017 - 06:38

Ciao Chiara, grazie mille provala è molto semplice da fare oltre che deliziosa!… a presto LA

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Barbara 12 Ottobre 2017 - 20:59

Facendi di “necessità virtù” i nostri antenati ci hanno lasciato dei piatti degni del ristorante più rinomat. Peccato comunque che nemmeno nei locali più caratteristici troviamo queste pietanza, che rischiano così di scomparire. Un abbraccio e complimenti!

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piccolalayla 13 Ottobre 2017 - 07:21

Ciao Barbara, tantissimi piatti della tradizione stanno andando persi proprio perchè abbiamo deciso essere troppo umili da cucinare ancora… e io non condivido… alle volte proprio quei piatti umili hanno permesso alle famiglie di vivere bene e in salute! A presto LA

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